LUCIA PICOZZI “Into the Box”
ALBERO MUSICALI. CD, 2016
di alessandro nobis
Lucia Picozzi, pianista classica ma devota alla fisarmonica, ha registrato questo notevole “Into the Box” nel 2016 riuscendo ad evitare tutti i luoghi comuni che segnato la tortuosa strada dei suonatori di questo straordinario strumento che nel secolo scorso, ed anche in questo, ha regalato agli appassionati vette altissime come quelle segnate da Gorni Kramer, Gianni Coscia e più recentemente da Fausto Beccalossi, Guy Klucevsek, o Thomas Sinigaglia per citare quelli più coinvolti nel mondo che orbita attorno alla musica afroamericana.
Per la tastiera della sua Soprani Lucia Picozzi sceglie invece un’altro percorso cercando di affiancare repertori ed autori diversi e riuscendo nell’impresa di rendere il suo progetto omogeneo grazie alla sua sensibilità, al gusto ed alla sua tecnica di primissimo livello. Dall’ascolto si evince che i suoi interessi vanno da quello per la tradizione musicale di matrice celtica (suona stabilmente con Inis Fail) della quale rilegge tra gli altri una scoppiettante hornpipe, “Fisherman’ hornpipe” ed una pacata esecuzione del jig “Irish Washerwoman”, per la migliore canzone d’autore riuscendo a dare pieno significato alla splendida “Il Suonatore Jones” di De Andrè e soprattutto per la grande tradizione “a ballo” del repertorio del suo strumento: il vals musette “Speranze perdute” di Alessandro Morelli abbinato a “Clavietta Musette” è la traccia che mi ha dato la chiave di lettura di questo lavoro), i due valzer del compositore udinese Giovanni Venosta (“Valzer di Vera Zasulic“ e “Franska Valsen”) sono tra i brani più significativi del disco e la melodia alloctona dal sapore argentino come “Ausencia” (spartito di Goran Bregovic che registrò con Cesaria Evora) si inserisce inaspettatamente alla perfezione nel progetto.
Se in passato avete “litigato” con la fisarmonica, questo disco saprà riconciliarvi con questo strumento. Garantito.