FEDERICO MOSCONI “Dreamers and Tides”
AUTOPRODUZIONE. CD, 2021
di alessandro nobis
Negozi “di prossimità” in via di estinzione (i rimasti dovrebbero essere patrimoni dell’UNESCO), distribuzione pressoché assente, di etichette indipendenti in grado di gestire una promozione e conseguente distribuzione se ne stanno perdendo le tracce, le vendite on line di musica autoprodotta e i download digitali, rassegne e festival realmente interessati alle nuove proposte: se vivi in Italia, sei un musicista e speri di poter vivere del tuo talento e della musica che concepisci e realizzi sembra non ci sia speranza. Ti trovi un altro lavoro che sia almeno dignitoso e la tua passione la lasci nelle pieghe del tempo che il lavoro ti consente di sfruttare. Quanto detto calza a mio avviso a pennello se si un musicista che suona musica di avanguardia · intendo quel jazz e dintorni legato all’improvvisazione · o quella definita “ambient” un termine coniato quaranta anni or sono da certo Brian Eno.
L’ho fatta un po’ lunga perchè il percorso artistico di Federico Mosconi, fine chitarrista di consolidata formazione classica dedito da qualche anno alla musica contemporanea “ambient” si riflette almeno in parte in quanto scritto: produzioni centellinate, poche decine di copie fisiche e musica “liquida” · mi tocca purtroppo usale questo temine a mio avviso orribile · disponibile sul web. Come questo ottimo “Dreamers and Tides” pubblicato nel ’21, sei lunghe tracce estremamente amabili all’ascolto che se approfondito rivelano una accurata progettazione degli stessi, dove il suon antico della chitarra classica come nell’introspettivo “Dance of slow waters” viene fatto avvicinare e poi intersecare con il fascino dell’elettronica e dove come nel lungo brano eponimo “Dreamers and Tides” si rivela una stratificazione sonora sia per la presenza della chitarra magistralmente filtrata da sembrare assente con la musica creata dalla “macchina” ispirata dal musicista. La musica contemporanea · la definirei elettronica piuttosto che ambient · non è di facile codificazione lasciando largo spazio alla sensibilità del fruitore e questo è anche il suo fascino, non essendo vincolata come altri idiomi a regole, gabbie esecutive o altro.
Un altro bel lavoro di Federico Mosconi, un peccato che musicisti come lui meriterebbero ben di più che essere “relegati” in una piccola nicchia di “mercato”. L’importante è pervicacemente seguire la propria filosofia senza guardarsi troppo intorno; i suoi estimatori si aspettano altre gemme come questo ” Dreamers And Tides” e personalmente penso che non saranno delusi.
https://federicomosconi.bandcamp.com/album/dreamers-and-tides