COLOSSEUM “Ruisrock Festival, 1970 August 22”
Voiceprint Records. CD, 2018
di alessandro nobis
Anche se qui non c’è il “Dream Team” al completo del leggendario doppio ellepì live del ‘71 (qui il chitarrista Clem Clempson è la voce solista, Chris Farlowe entrerà nella band pochi mesi dopo questo tour europeo), l’energia di John Hiseman e compagni è ai livelli più alti, le versioni dal vivo dei brani lasciamo ampio margine di libertà all’indiscussa classe del quintetto che nei pochissimi anni di vita ha saputo disegnare un percorso che partendo dalle idee di Graham Bond si è arricchito soprattutto nella dimensione live di un rock poderoso con le radici nel British Blues ed i rami più lunghi verso atmosfere più raffinate e colte con aperture anche al jazz che in quegli anni in Inghilterra viveva momenti di straordinaria creatività.
Questo CD della Voiceprint restituisce il set dei Colosseum alla prima edizione del festival finnico di Ruisrock (vi parteciparono tra gli altri gruppi locali anche i Family) con un repertorio che include alcuni dei loro brani più significativi come “Walking in the Park”scritta da Graham Bond che chiude il disco, i due tratti da “The Grass is Greener” versione americana di Valentyne Suite ovvero “Rope Ladder to the Moon” e “Lost Angeles”. La prima con un brillante solo di Heckstall-Smith con due sax (lo stile di Roland Kirk, suo idolo) la seconda introdotta dal vibrafono di Dave Greenslade e con la chitarra di Clem Clempson in gran spolvero supportato dal basso di Mark Clarke, e il lungo assolo al cambio di tempo la dice lunga su quanto questo chitarrista sia stato sottostimato; intriso di blues e di jazz il solo di Greenslade all’organo hammond e straordinario per la poliritmia e l’energia quello di John Hiseman in “The Machine Demands a Sacrifice”, una delle parti di “Valentyne Suite” tratta dall’omonimo album dei Colosseum, senz’altro quello più conosciuto.
Registrazione più che accettabile, di questo album ne esiste anche una stampa curata dalla Tiger Bay Records.
Disco interessante, fa capire l’evoluzione che avrà la band con l’ingresso di Chris Farlowe che lascerà un maggiore e più adeguato spazio a Clempson ed alla sua chitarra.