GEORGES RAMAIOLI “La Prateria”
Edizioni Segni d’Autore. Volume 21×30 cm, 2020
di alessandro nobis
Si conclude con “La Prateria” la cinquina di volumi pubblicati da “Segni d’Autore” con le sempre evocative ed efficaci illustrazioni che accompagnano la sceneggiatura del francese Georges Ramaioli;
ricordo che per “I Racconti di Calza di Cuoio” la casa editrice per questa edizione ha scelto intelligentemente di seguire la cronologia degli eventi1, che dal 1757 conducono agli inizi del diciottesimo secolo anziché la successione della loro pubblicazione2avvenuta tra il 1826 ed il 1841, come riportato in calce a questo articolo.

Qui si concludono le avventure terrene di Nathaniel “Natty” Bumpoo alias “Long Carabine”, ”Occhio di Falco”, ”Calza di Cuoio” ed ancora “Cercatore di Piste” o “Uccisore di Daini”) cresciuto con i Delaware lontano dalla prateria centrale, e vanno di scena le prime carovane di migranti – siamo nel 1804 – che tracciano con i loro carri nuove piste nella prateria sconfinata ed ancora immacolata, attraversano fiumi ed incontrano inevitabilmente le popolazioni nomadi dei nativi, la “cultura del bisonte”, alle prese con contrasti reciproci acutizzati sempre più dal ridursi dei loro territori di caccia e “di vita”; è il territorio dei Pawnee, gruppo originario nel nord est e riposizionatosi nelle pianure del di oggi Nebraska che si scontrano violentemente con i Sioux, considerati “meno che serpenti”. Appaiono i primi fucili arrivati dagli spagnoli che occupavano l’area del Rio Grande imbracciati dai Pawnee, interi gruppi familiari vendono i loro averi e partono verso un futuro incerto, molto incerto e per certi versi simile a quanto accaduto durante i terribili anni della Depressione quando a migliaia migrarono in cerca di fortuna fuggendo dalla fame verso la frontiera, che anche allora era rappresentata dalla California.
I romanzi di James Fenimore Cooper hanno contribuito a far conoscere l’epopea della Frontiera in modo diretto (Cooper aveva avuto contatti diretti con gli Oneida, gli Irochesi e gli stessi Pawnee) a numerose generazioni di lettori senza i luoghi comuni e le distorsioni retoriche della stragrande maggioranza dei film di ambientazione western del novecento, e questa avvincente serie pubblicata da Segni D’Autore può essere un nuovo punto di partenza per le generazioni di lettori più giovani.
1ordine cronologico degli avvenimenti (1757 – 1804)
“Il cacciatore di daini” – 1757 (S. d’A., 2016)
“L’ultimo dei Mohicani” – 1757 (S. d’A., 2016)
“La Staffetta / Il Lago Ontario”– 1759 (S. d’A., 2017)
“I Pionieri” – 1793 (S. d’A., 2019)
“La Prateria” – 1804 (S. d’A., 2020)
2ordine cronologico della pubblicazione dei volumi di James Fenimore Cooper:
“Il cacciatore di daini” (“The Deerslayer / The First Warpath”) – 1841
“L’ultimo dei Mohicani” (“The last of the Mohicans”) – 1826
“Il Lago Ontario” (“The Pathfinder / The Sea Inland”) – 1840
“I Pionieri” (“The Pioneers / The Sources of Susquehanna”) – 1823
“La Prateria” (“The Prairie”) – 1827
Ho raccontato alcuni dei precedenti volumi qui:
“L’Ultimo dei Mohicani” (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2017/02/26/georges-ramaioli-lultimo-dei-mohicani/)
“Il Lago Ontario”(https://ildiapasonblog.wordpress.com/2017/11/29/georges-ramaioli-il-lago-ontario/)
“I Pionieri” (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2020/01/31/georges-ramaioli-i-pionieri/)