OK. Verona, ieri sera 22 aprile Anno del Signore 2017, era apparentemente inondata di eventi culturali di grande spessore, e quindi ci poteva anche stare che il reading di “Urlo” di Allen Ginsberg – una delle pochissime volte in cui la poesia del poeta americano veniva letta nella sua integrità sin dalla sua pubblicazione – non abbia trovato spazio sulle pagine del quotidiano L’Arena. Tant’è che ho deciso di ospitare nel mio blog l’articolo che Beppe Montresor aveva scritto per l’occasione. Un peccato andasse perduto, vista la competenza e passione come le quali è stato scritto. Lo ringrazio infinitamente perché Montresor è persona di grande cultura e le vicende del Beat Americano le conosce benissimo. E non solo quelle. Non sarà questa l’unica volta che lo leggerete sul ildiapasonblog. Grazie ancora Beppe.
MISSING IN ACTION: “HOWL” di Ginsberg questa sera al Cohen di Verona
di Beppe Montresor
Vent’anni fa se n’è andato (affettuosamente assistito da vari amici, e in particolare da Patti Smith) Allen Ginsberg, se non il più grande certamente il più popolare poeta americano del ventesimo secolo. Sabato 22 aprile alle 21 verrà celebrato da Mauro Dal Fior (voce recitante) insieme a due maestri della musica improvvisata, Teo Ederle e Roberto Zorzi (chitarre, basso, electronics ed effetti speciali). Dal Fior, per la prima volta a Verona, proporrà sotto forma di “poesia sonora” (cioè non reciterà ma ‘suonerà’ il poema) il testo quasi integrale di “Urlo”, nella traduzione di Fernanda Pivano( per omaggiare anche lei, che nel 2017 compirebbe 100 anni). Seguendo la lezione di Futuristi e Dadaisti in cui il significante della parole diventa protagonista più del significato, in dinamico contrappunto alle sonorità create da Zorzi ed Ederle, in cui rimembranze blues e schegge elettroniche fluiscono senza soluzione di continuità. La poesia ad “alta voce” di Ginsberg, per eccellenza ‘bardo’ della cultura underground ad ampio respiro dell’America novecentesca, è sempre andata a braccetto con la musica. Basti ricordare le sue performance all’harmonium, le sue collaborazioni con Bob Dylan, Clash, Patti Smith, Bono, Beatles, Sonic Youth, con Philip Glass. Ci permettiamo qui un ricordo personale: avevamo incontrato per la prima volta Ginsberg, nell’agosto 1989, al Bottom Line di New York, ad un concerto dei ‘leggendari’ Fugs di Tuli Kupferberg ed Ed Sanders, “rivoluzionari pacifici” della ‘controcultura’ Usa anni ’60. In un’altra occasione, un paio d’anni prima della scomparsa, riascoltammo Allen dal vivo a Boulder, Colorado, in un reading cui partecipava, tra gli altri, il rocker/poeta/narratore newyorkese Jim Carroll. Ingresso al Cohen a 10 euro inclusa consumazione, per chi vuole cena (dalle 20,30) e concerto a 15 euro su prenotazione al 347/3234011.