TERREMOTO 1891 (diciottesima parte) ARENA, 15 – 16 GIUGNO 1891

TERREMOTO 1891 (diciottesima parte) ARENA, 15 – 16 GIUGNO 1891

TERREMOTO 1891 (diciottesima parte) ARENA, 15 – 16 GIUGNO 1891

I DISASTRI DEL TERREMOTO

IL SOCCORSO DEL RE

Un progetto di legge

(Per dispaccio all’”Arena”)

Roma, 15 ore 11,50

Come deve essere stato comunicato al vostro Prefetto, la rappresentanza politica della vostra provincia ottenne che a sollievo dei disastri arrecati dal terremoto e dal nubifragio concorrano alcuni pure dei ministeri oltre a quello dell’interno, direttamente interessato nel provvedere ai primi e più urgenti soccorsi. – Il Senatore Righi, ed il deputato Pullè, il quale pure come facente parte del Governo esercita un’azione assai efficace presso i colleghi, insieme colli altri deputati della provincia, ottenne che anche sua maestà colla abituale bontà dell’animo suo invii un sussidio, e posso assicurarvi che oggi stesso venne telegrafato in proposito al vostro Prefetto conte Sormani-Moretti, dal Gabinetto reale.

Il Ministero dei Lavori Pubblici inviò L. 500; altrettanto darà quello della Pubblica Istruzione, e come vi dissi havvi ogni miglior speranza di avere un concorso pure dagli altri Ministeri di Agricoltura e Commercio e di Grazia e Giustizia.

Ieri si riunirono sotto la presidenza del senatore Righi, in una sala di Montecitorio, i deputati Veronesi, e nel mentre saranno tutti per continuare nell’azione comune per avere i sussidi diretti a lenire i bisogni immediati, urgenti, quelli che non ammettono dilazione, stabilirono di esaminare subito tutti i precedenti parlamentari relativi a disastri consimili a quelli che colpirono la provincia di Verona, per tener pronto un progettino di legge che renda possibile a quelle povere popolazioni di rialzarsi.

A tal uopo però è indispensabile che si conosca la vera entità del danno, e che di conseguenza l’autorità prefettizia, che dimostra tanto interessamento in questa luttuosa circostanza, faccia procedere subito ad un rilievo esatto e coscienzioso che serva alla rappresentanza politica quale elemento positivo per una domanda quando fosse per chiedere l’intervento del potere legislativo con un apposito progetto di legge.

Il Parlamento siederà ancora non meno al certo di una ventina di giorni, tempo bastevole perché anche prima della sua chiusura il provvedimento eccezionale possa ottenersi.

L’on Danieli

L’egregio amico nostro o. Danieli ci ha inviato la sua offerta di L. 100 accompagnata dalla lettera seguente.

Roma, 14 giugno 1891

Carissimo sig. Aymo

Mando anch’io il mio obolo.

Vorrei recarmi sui luoghi del disastro, ma poiché ci sono già stati con amorevole sollecitudine i miei colleghi Miniscalchi e Poggi, rimango qui dove credo più utile l’opera mia per il raggiungimento dello scopo comune.

Verrò appena siano state soddisfatte le legittime domande di quei disgraziati Comuni.

Mio creda sempre

Suo aff.mo A. Danieli

***

Abbiamo detto giorni or sono che il Prefetto aveva mandato sui luoghi del disastro l’ing. Dolfin capo del genio civile.

L’egregio tecnico ha ora presentato al Prefetto la propria relazione ufficiale dalla quale risulta che i puntellamenti eseguiti a Tregnago, Cogolo, Marcemigo e Badia Calavena alle case pericolanti, rispondono alla temporanea stabilità dei fabbricati i quali pertanto possono venire riabitati finchè si provveda al riassetto completo delle case stesse.

***

Ieri il Prefetto ha fatto un’altra visita, per verità molto faticosa, a vari dei paesi colpiti dal disastro.

Per Sambonifacio in carrozza si condusse a Vestenanuova, poscia salito a cavallo visitò Castelvero, Badia Calavena, S. Mauro di Saline e Castagnè.

Dappertutto accolto a braccia aperte constatò l’entità dei danni, e distribuì, fra questi vari Comuni, un primo sussidio di L. 1000 del Comitato Centrale di Verona.

***

Il Ministero dell’Interno ha mandato al Prefetto che le metterà a disposizione del Comitato altre lire 2000; il Ministero dell’Istruzione ne ha spedito 300 e 100 in proprio D. E. l’on. Pullè.

***

Corre insistente la voce che il monte di Purga si sia, in seguito al terremoto, deformato ed abbassato.

Un fenomeno però, che non è una semplice voce, ma un fatto è il seguente:

Un tale che ha una casa nella collina di fronte a Velo, ci narra che prima del terremoto dalle finestra di casa sua vedeva soltanto la punta del campanile di Velo la chiesa ed il piazzale essendo nascosti da una piccola collina intermedia.

Ebbene, da dopo il terremoto egli, a stare in casa, vede benissimo l’intiera Chiesa ed il piazzale.

Questo fenomeno ha impressionato moltissimo la popolazione e merita di essere studiato dagli scienziati.

***

Nell’elenco dato ieri dei componenti il Comitato Centrale di Verona, furono ommessi i nomi del Conte Alberto di Sarego, del cav. Avvocato Luigi Dorigo, deputato provinciale, del dott. prof. Roberto Massalongo, assessore del Comune.

***

Il Comitato di Tregnago ha ricevuto dall’Istituto Tecnico nostro, allievi e professori, lire 81, dal Resto del Carlino di Bologna 100, da N.N. 50, da Cazzola Anacleto 100.

***

Sappiamo che si sta organizzando una attraentissimo divertimento da darsi in una di queste prossime sere nel giardino – birraria dell’egregio sig. Teodoro Maas a favore dei danneggiato dal terremoto.

Indicheremo ai nostri lettori il giorno che verrà scelto e quale sarà il programma del divertimento.

Da Mezzane di Sotto

Ci scrivono in data 13:

Le continue scosse di terremoto, sebbene leggere, aumentano i danni arrecati dalle scosse del 7 e dell’11 corrente.

Ben 23 case furono dichiarate inabitabili, sei fabbricati rusticali resi inservibili, senza contrare i danni più o meno interessanti che vanno continuamente manifestandosi in quasi tutte le abitazioni.

La popolazione è tuttora allarmata, ma ciò che solleva gli animi profondamente abbattuti è che ognuno si presta a soccorrere a vicenda i più gravemente colpiti, sempre guidati da questo Sig. Sindaco, che fino dal primo giorno del disastro, seguito dall’Ingegnere Com. e da persone dell’arte corre di casa in casa per provvedere ai bisogni e portando il conforto della sua voce.

Fino dal 7 corr. L’ill.mo Sig Prefetto viene giornalmente da questo Sindaco informato dello stato delle cose.

Urbano Trevisani

Seg. Comunale

***

In data del 13 lo stesso segretario Comunale signor Trevisani, ci scrive:

La popolazione è tuttore spaventata stante il continuo verificarsi di nuovi danni e maggiori pericoli.

Il Sign. Sindaco, sempre sul luogo del disastro, provvede con alacrità a far puntellare o demolire le case segnate dall’Ingegnere comunale, ed a ricoverare le famiglie senza tetto.

Da giorni abbiamo a disposizione del Signor Sindaco due Reali Carabinieri, che con lodevole zelo assistono all’esecuzione degli ordini del medesimo.

Speriamo che con cessare dei pericoli rientri la calma in questi abitanti.

Da Castagnè

Ci scrivono in data 15 giugno:

Egregio sig, Direttore!

Iersera a tarda ora l’ill.mo sig. Prefetto della provincia, reduce da una gita sulle montagne, fece una capatina a questa frazione, visitando due soli dei tanti fabbricato crollati a causa del terremoto ormai famoso; malgrado l’ora quasi notturna gli abbia impedito di proseguire nella sua visita Egli rimase profondamente colpito dalla gravità eccezionale del disastro, e lasciò nelle mani dell’assessore Foresti L. 200, pei danneggiati di Castagnè, promettendo ulteriori soccorsi.

Nel mentre si rendono le più vive e sentite azioni di grazie all’eminente magistrato, che tanto contribuì colla sua presenza, a rialzare il morale della popolazione di Castagnè, si raccomanda questo povero villaggio alla equanimità del solerte Comitato provicniale di Verona.

Parrebbe poi cosa opportuna che per la distribuzione dei sussidi ai danneggiati di Castagnè si dovesse costituire un Comitato di persone addatte di Castagnè, il quale sotto la presidenza del Sindaco avesse ad erogare le somme tutte fra i più bisognosi e a provocare disposizioni a riguardo della proprietà danneggiata.

Ringraziandola dell’ospitalità la riverisco distintamente.

Devotiss.

Mario Vinco.

L’influenza dell’eclissi sui terremoti

Il prof. Rodolfo Falb, già noto ai nostri lettori, scrive da Berlino ad un giornale viennese:

La catastrofe del terremoto che nella notte del 7 giugno ebbe luogo nell’Alta Italia, immediatamente dopo l’eclissi solare, aveva il suo punto di partenza nei dintorni di Grezzana, un miglio geografico (?) al nord di Verona, nel confine immediato della conformazione geologica dove i diversi strati calcarei e i terreni plutonici delle Alpi si confondono col piano lombardo.

L’epoca dell’avvenimento concorda nuovamente con la teoria delle alte maree lunisolari secondo la quale, come avvenne appunto ora, sono da attendersi dei forti terremoti. Infatti dal terremoto della Riviera (che si verificò precisamente il 23 febbraio, 1887 giorno dell’eclissi solare) non si ebbe a segnalarne uno così forte come quello del Veneto.

Questa coincidenza di terremoti con le eclissi, che condusse lo scrivente nel 1888 alla scoperta della sua Teoria, è, come rilevò più tardi, già accennata da Aristotile nella sua Meteorologia.

Secondo le probabilità matematiche bastano anche i fenomeni sismici degli anni 1886, 1887, 1889, 1890 e 1891 per legittimare coi fatti questa coincidenza.

VENIAMO IN SOCCORSO di TREGNAGO E BADIA

E Comuni finittimi

E’ inutile ormai ogni fervorino per incitare il pubblico a venire in soccorso dei colpiti dal terremoto del sette.

I paesi di Badia Calavena e di Tregnago, di Selva, di Vestena, ecc., si possono dire per tre quarti distrutti: la popolazione attende l’obolo dei generosi.

Lista di ieriL. 2555.15
Offerte d’oggi:           
Ditta Bozzi Fratelli10.00
Da Sambonifacio da persona che vuole serbare lincognito5.00
Carlotti march. Luigi (Montebello)50.00
Ab. Giovanni Baselga10.00
Comm. Giualtiero Danieli, deputato 2° offerta (1)75.00
Società Risveglio Agenti Salumieri (2)25.00
Augusto Failoni10.00
Marani Antonio5.00
Poggi Luigi100.00
Signore Poggi80.00
La famiglia Tommasi fu Tommaso100.00
Davico nob. Gio. Batta e consorte5.00
Carlo e Adele Danieli20.00
Famiglia Erbisti30.00
Fratelli Giordani10.00
M. Camerini20.00
Rag. U. Basilea5.00
Lodovico Sartori (Ancona)4.00
Fratelli Alessandri100.00
Ing. Giuseppe Monga, per la Società delle Acque100.00
Clotilde e Dr, Riccardo Goldschmidt30.00
Bisighin G. B.10.00
Alcune alunne delle Scuole Comunali Montanari offrono spontaneamente per mezzo della maestra7.80
TotaleL. 3366.95

(1) Per errose s’era stampata l’offerta dell’onor. Danieli in L. 25 l’altro ieri. Si doveva dire 100. Oggi rimediamo inserendo come seconda offerta di L. 75 il compeltamento della somma.

(2) Oggi riunitosi in sefuta straordinaria, su proposta della sottoscritta Presidenza, deliberò ad unanimità di erogare a favore dei danneggiati dal terremoto di Tregnago e paesi limitrofi L. 25, benchè sia tenue la somma; essa avrebbe desiderato fare di puù, ma stante i limitati mezzi finanziarii di cui può disporre codesta Società a malincuore con le permise concorrere con maggiore somma.

Augurandosi che le altre Società Consorelle possano elargire maggior somma onde allenire i nostri fratelli colpiti da tanta sventura, passo a rassegnarle la mia più alta stima e considerazione.

Verona, 14 giugno 1891

Per la Presidenza

Il Segr. E. Venturini

Parte 17: (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2021/08/14/terremoto-1891-quotidiano-arena-diciassettesima-parte-13-14-giugno-1891/)

parte 16: (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2020/05/31/terremoto-1891-quotidiano-arena-sedicesima-parte/)

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TERREMOTO 1891 (quotidiano ARENA, diciassettesima parte) 13 – 14 GIUGNO 1891

TERREMOTO 1891 (quotidiano ARENA, diciassettesima parte) 13 – 14 GIUGNO 1891

TERREMOTO 1891 (quotidiano ARENA, diciassettesima parte) 13 – 14 GIUGNO 1891

I DISASTRI DEL TERREMOTO

Nuovi particolari

A Tregnago tutto procede alla meno peggio in fatto di tranquillità morale. La popolazione è semore spaventata e dorme all’aperto sotto le tende, ma la calma comincia a penetrare negli animi.

Il Genio militare puntella o demolisce case segnate dagli ingegneri del Genio Civile, ed è dappertutto benedetto dalla popolazione.

Il medico provinciale dott. Natali, che accorse sui luoghi del disastro la mattina del 7 unitamente al cons. Delegato, e che vi tornò l’8 e il 9, ha rifatto una visita al paese, in causa della difterite, provvedendo le tende coniche nelle quali si procede all’isolamento degli anginosi.

La Divisione Militare ha mandato nei comuni colpiti tutte le tende disponibili, ma i Sindaci continuano a chiedere nuovi invii.

A noi sembra che ora, dopo puntellate ed assicurate con chiavi di ferro le case meno pericolanti, gli abitatori potrebbero tronare ad occuparle come prima e lasciar libere le tende per le nuove emergenze.

Intanto il Prefetto – il quale, sia detto a suo onore, ha preso in questa circostanza tutte le migliori e più adatte disposizioni ed ha provveduto con prestezza ed oculatezza al bisogno – ha mandato sui luoghi altri ingegneri del Genio Civile e materiali.

***

Ci giunge notizia da San Mauro di Saline che il terremoto ha prodotto anche colà danni rilevanti.

Otto case furono fatte sgombrare in fretta e in furia perché minaccianti rovina.

La chiesa di San Matteo (detto San Moro) fu chiusa al culto perché pericolante.

La scossa poi delle 8,30 dell’altra mattina ha prodotto nuovi danni nella frazione di Centro, facendo rovinare alcune case e rendendone inabitabili altre.

Il Prefetto dispose perché il Genio Civile mandi un ingegnere a verificare i danni.

***

Il Comitato

Un’accolta di egregi cittadini, per iniziativa dell’ing. Nob. Giovanni Franchini, dei dottori Colognato e Massalongo ecc. si riuniva ieri, coll’intervento del presidente della Deputazione provinciale, per avvisare alla costituzione di un Comitato centrale di soccorso.

Risultato della seduta fu che oggi alle 5, con inviti estesi, si riuniranno le dette persone ed altre nelle sale della Deputazione, affine di procedere alla definitiva costituzione.

Noi diamo lode agli inziatori, perchè i loro nomi sono garanzia, come i loro intendimenti, di serietà.

Si sta preparando

Un grandioso concerto da tenersi entro il mese a San Sebastiano in vantaggio dei danneggiati dal terremoto. Vi prenderebbero parte celebrità artistiche e dilettanti di primo ordine. Iniziatore ed organizzatore di esso è il simpatico Circolo dei mandolinisti.

Charitas!

Un nostro assiduo ci scrive:

Torno in questo momento da una visita che feci ai paesi danneggiati dal terremoto. Non si può pensare lo sconforto che prova l’anima dinanzi a tanta calamità, dinanzi a tante persone senza tetto o lì per esserlo, che invocano la mano soccorritrice della Provvidenza! E c’è la Provvidenza! Basta dare un’occhiata alla sottoscrizione aperta sulle colonne dei giornali cittadini e da voi iniziata con parole santissime per convincersi una volta di più che la beneficenza e la filantropia hanno sempre distinta la grande famiglia italiana, una nella fede e nel sacrificio solidale nella sventura e nei disastri.

Voi m’informate d’una festa che gli abitanti di Soave stanno apparecchiando domenica sera, a pro’ degli sventurati di Tregnago. M’auguro che altri paesi seguano il nobile esempio di Soave la quale oggi mostra splendidamente come la patria carità avviva quell’amena terra.

Ho sott’occhio il programma vocale istrumentale dei pezzi che si eseguiranno a Soave da quell’esimia artista che è la Signorina carnielli e dal giovane maestro signor Cusinati, due persone tanto conosciute a Milano. La scelta dei pezzi mi par ottima. Si udrà con piacere anche la romanza del signor Cusinati “Ultima ebrezza” che tanto piacque al Carcanodi Milano.

Dunque, bravi di cuore i Soavesi per la nobile iniziativa, e auguro che l’esempi si imiti.

Un assiduo

Da Bovolone

La Giunta di Bovolone – come ci scrivono di là – ha erogato L. 100 a favore dei danneggiati dal terremoto.

I danni di Mezzane

L’Egregio Sindaco di Mezzane di Sotto ci scrive:

Mezzane di Sotto lì 11 giugno 1891

Se dapprima i danni causati dal terremoto alle abitazioni di questo Comune non si riscontrarono di enorme gravità, in seguito alle successive scosse e massime dopo quella di stamane (ore 8 12 circa) pur troppo rilevanti si dimostrano e danni e i pericoli.

Dalla visita fatta praticare accuratamente da questo Municipio col mezzo del proprio ingegnere (visita non ancora compiuta) molte sono le case rese inabitabili e segnatamente nelle montuose frazioni di Castagnè e di Mezzane di Sopra, e quasi nessuna immune da crepacci più o meno pericolosi, che fanno trepidare questi abitanti.

Tutte le case rese inabitabili si sono fatte sgombrare e gli abitatori di queste sono costretti a ricoverare sotto tetti provvisori o presso altre famiglie dove minore pertanto è il pericolo.

Vennero pure gravemente danneggiati il campanile e la casa Canonica di Castagnè, così il Campanile della parrocchia Capoluogo.

Per questi danni che rivestono ormai il carattere di un vero disastro anche per questa popolazione, e che colpiscono segnatamente persone impossibilitate a provvedere per mancanza di mezzi, non trovasi speranza che nel Soccorso del Governo e di quello particolare dei propri fratelli italiani; soccorso che invocano dall’autorevole voce di cotesto reputato giornale. Anticipa a nome pure di questa dosolata popolazione i più sentiti atti di grazie.

Il Sindaco Venturi.

Dall’Osservatorio

Verona, 13 giugno, ore 11 ant.

Nel corso della giornata di ieri continuo movimento sismico quasi senza interruzione; ma più marcato nelle ore 9.46, 9.50, 10, 10.27, 10.40, 11, 11.13, 11.20, 11.34 ant.; 12.16, 2.22, 3.18, 4.37, 5, 5.25, 7, 7.7, 7.24, 8.11, 8.36, 9.29 pomeridiane, nella direzione Est-Ovest. Alle ore 10.35 ondulatoria e sussultoria; dalle ore 4 antimeridiane sino alle 5.40 ondulazioni continue.

Calma sino alle ore 8, ora in cui il movimento ripiglia sino alle ore 9.25 ant.

Per il Prof.Agostino Cav. Goiran

L’assistente BATTOCCHI

VENIAMO IN SOCCORSO

di TREGNAGO e BADIA

e Comuni finittimi

E’ inutile ormai ormai ogni fervorino per incitare il pubblico a venire in soccorso dei colpiti dal terremoto del sette.

I Paesi di Badia calavena e di Tregnago, di Selva, di Vestena, ecc., si possono dire per tre quarti distrutti: la popolazione attende l’obolo dei generosi.

Lista di ieriL. 1454.50
Offerte d’oggi: 
Cav. Scipione Zorzi100
Alessandro Orti50
Giovanni Colò20
Cav. Carlo Brusomini20
Dott. Massimino Martini*100
Comm. Giulio Camuzzoni, Senatore del Regno100
Cav. Giovanni dott. Belviglieri e moglie10
Avv. Francesco Rossato20
M.C. Z.5
Cav, Alessandro Galli20
Comm. Gualtiero Danieli, deputato al Parlamento25
Bice Farina-Franchini10
Cappelletti Dr. Ettore, di Cazzano Tramogna5
Martinelli Carlo20
Conte Giulio Giusti20
N. N.5
Sabina da Monte ved. Bonomi50
Matilde Faetini Della Torre25
I Civici Pompieri (**)21
Coniugi D. S.30
Vanzetti ing. Emilio5
Poggiani Luigi2
Conte Gio. Battista Ravignani e consorte20
Carlotta Gallizioli ved. Biasioli20
Dottor Leone Pincherle20
Totale2200,50

(*) Questa offerta generosa ci fu notificata col segnete telegramma da Villabartolomea:

Aymo direttoreArena– Verona

Inscriva cento lire, compenso stabilitomi ufficiale sanitario Villabartolomea a soccorso Tregnago; mia quietanza pagabile a scadenza stabilita, resta a disposizione comitato soccorso.

Massimino dott. Martini

Noi preghiamo il dott. Martini a volerci rimettere la quietanzxa citata, che uniremo alla somma che saremo per raccogliere, o che esigeremo direttamente.

(**) Verona, 13 giugno 1891

Preg. sig, Direttore,

I pompieri inviano a mezzo della S.V. il loro obolo per soccorrere gl’infelici colpiti dal terremoto del 7 corr. A Tregnago, Cogolo e Badia Calavena, dispiacente che l’offerta sia impari alla sventura, ma dicono che basta un granellino di sabbia per trascinarne dei milioni e formare una montagna.

Per il Corpo, sono di Lei

De. Servo D. Maestri

***

Pei danneggiati del terremoto

Prendiamo nota con un senso di cordiale conoscenza, a nome di tanti così duramente provati dalla sorte, che anche il Resto del Carlinodi Bologna ha aperto nelle sue colonne una sottoscrizione a L’Arena a favore dei danneggiati dal terremoto nel Veronese.