LARA MOLINO “Forte e gendile”

LARA MOLINO “Forte e gendile”

LARA MOLINO “Forte e gendile”

FONOBISANZIO, CD, 2017

di Alessandro Nobis. Già pubblicata su http://www.folkbulletin.com

Ecco un bel modo per perpetuare la musica popolare, non interpretando quella già esistente che rappresenta le nostre radici, ma piuttosto creandone di nuova e dando una veste musicale a testi poetici creati non pensando ad un loro adattamento musicale. Lara Molino è una folksinger abruzzese, questo “Forte e gendile” è un ritratto della sua terra, vista con gli occhi del padre – il poeta Michele – con un sincero omaggio anche alla tradizione orale con il brano conclusivo del CD, “Casche la Live”. laura-molino1.pngDisco bello per la sua eleganza e semplicità, per i suoni scelti e per gli arrangiamenti per i quali gran merito va al lavoro del violinista Michele Gazich che ha appunto avuto l’accortezza di guidare e produrre Lara Molino in questo suo lavoro nel quale, come dicevo, le radici non sono solamente la lingua abruzzese ma anche il legame di sangue che la lega al padre, autore di molti dei testi che ci parlano dei riti legati al fuoco (“Lu Fòche de San Tumasse”), dei folletti che popolano la tradizione orale (“Mazzemarèlle”), dell’emigrazione dalla terra abruzzese (”L’Emigrande”) o della banda del brigante Giuseppe Pomponio (“Pomponio”).

Insomma, tematiche universali che i cultori della tradizione conoscono bene, ma che in questo disco trovano una nuova collocazione e nuova vita. I testi sono riportati in lingua, in italiano ed in inglese ed è questo un altro piccolo grande merito che va ascritto alla chitarrista – cantante. Gazich parla di folk-process e ne ha di che ben donde; con lui al fidato violino ed alla viola ci sono anche Titti Castrini alla fisarmonica, Marco Lamberti alla chitarra e la voce – parlata – di Michele Molino.

Viva la semplicità ed il buon gusto per le cose artigianali come questo “Forte e gendile”

www.laramolino.it 

 

 

 

 

 

 

 

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SANDRO VOLTA “Marco Dall’Aquila: La battaglia, Music for lute volume 2”

SANDRO VOLTA “Marco Dall’Aquila: La battaglia, Music for lute volume 2”

SANDRO VOLTA “Marco Dall’Aquila: La battaglia, Music for lute volume 2”

BRILLIANT CLASSIC RECORDS, CD, 2016

di Alessandro Nobis

Bizzarra storia quella di Marco Dall’Aquila: parte giovanissimo dall’Abruzzo per raggiungere Venezia e stabilirvisi con l’obiettivo di riuscire a campare della stampa e della vendita delle sue composizioni per liuto. Non ci riesce, solamente nel 1505 ottiene che nessun altro possa commerciare le sue composizioni al di fuori della laguna: ma alcune di esse grazie al Console Pandolfo Herwarth vengono vendute – o scambiate non ci è dato a sapere – e prendono il mare dal Fondaco dei Tedeschi a Venezia per la terra dei Teutoni, finendo dopo chissà quali peripezie alla Biblioteca Statale di Monaco di Baviera, ove sono conservate tuttora nei Manoscritti di Herwarth, appunto. Marco Dall’Aquila vive a cavallo dell’anno 1500, anno che vide uno sviluppo importante nella morfologia del suo strumento, che passa da cinque a sei cori di corde e che inizia ad essere suonato pizzicando le corde anziché con un plettro (l’oud invece conserverà questa metodologia esecutiva fino ad oggi), aumentando così le possibilità polifoniche e dando ancor più all’esecutore la gioia di esprimere tutto il suo virtuosismo.

Il liutista e studioso Sandro Volta, che aveva già inciso un paio di anni fa un CD con l’esecuzione di 21 composizioni di Dall’Aquila, con questo secondo volume consente brillantemente all’ascoltatore di ampliare la sua conoscenza del repertorio di questo autore eseguendo altre 20 scritture, due delle quali interpretate in coppia con un altro specialista dello strumento, Fabio Refrigeri. E’ questa musica dal grandissimo fascino e l’esecuzione ancora una volta dà piena e chiara luce e doveroso risalto al lavoro che mezzo millennio or sono aveva così grandemente ma sfortunatamente impegnato il talento del compositore di origine abruzzese, ancor più perché quel che posso dire, i suoi spartiti non hanno mai goduto di così ampio spazio come in questi due dischi di Sandro Volta (Christopher Wilson ne aveva incise nove nel 1994, tre le aveva registrate Shirley Rumsey l’anno precedente, ed entrambi erano lavori antologici dedicati dalla Naxos al Rinascimento Italiano).

La cosa si fa ancora più interessante visto che l’etichetta Brilliant Records propone al pubblico il suo catalogo ad un prezzo davvero interessante, intorno ai 7 (sette) euro. Quindi perché non approfittarne per conoscere il Marco Dall’Aquila?

 

http://www.brilliantclassics.com

 

 

 

 


 

OMERITA RANALLI “Canti e racconti dei contadini d’Abruzzo: le registrazioni di Elvira Nobilio (1957 – 58)”

OMERITA RANALLI “Canti e racconti dei contadini d’Abruzzo: le registrazioni di Elvira Nobilio (1957 – 58)”

OMERITA RANALLI

“Canti e racconti dei contadini d’Abruzzo: le registrazioni di Elvira Nobilio (1957 – 58)”

SQUILIBRI, 2015 Collana “I giorni cantati”. 160 pagg. con CD allegato. € 20,00.

di Alessandro Nobis

E’ grazie alla pazienza, alla sensibilità ed all’amore verso la propria terra di molti appassionati ed etnografi che molta parte del patrimonio culturale tradizionale orale è giunto fino ai nostri giorni. Prima con seminali quanto fondamentali raccolte ottocentesche scritte e poi, con l’invenzione dei mezzi di registrazione, attraverso i suoni, le parole, le testimonianze, le voci di quanti hanno saputo traghettare nel ventesimo secolo la memoria delle generazioni che li avevano preceduti. E non sto parlando naturalmente di Alan Lomax o di Diego Carpitella – giusto per fare i primi due nomi che mi sovvengono mentre scrivo – ma di persone tra le quali voglio ricordare Maria Moramarco nella Murgia barese, il Canzoniere Veronese e appunto Elvira Nobilio nella montagna abruzzese. E’ in questo territorio che la Nobilio effettua la sua ricerca tra il 1957 ed il 1958 precisamente nel centro di Penne, nel pescarese, dopo essere ritornata dall’esperienza a Partinico con Danilo Dolci. Registra canti iterativi, filastrocche, racconti, canti legati al lavoro, al carnevale e naturalmente canti narrativi che si possono ascoltare nel CD nel quale troviamo 38 tracce, testimonianza del preziosissimo lavoro che Elvira Nobilio ha consegnato alla storia di questa parte del nostro Paese. Il testo presenta un approfondito saggio della curatrice del volume, Omerita Ranalli, la prefazione curata da Piero Clemente e naturalmente a dettagliate informazioni sui singoli brani che riconsegnano un mondo rurale scomparso che improvvisamente ritorna a parlarci.

Da veneto e da veronese in particolare, sottolineo la presenza di “E salta il ragno dal ragnaio”, e dei canti narrativi “Picchia picchia la porticella” e “Un bel giorno andando in Francia” raccolte in zona già nella seconda metà dell’Ottocento e registrate nella seconda metà del Novecento in Valpolicella.

Il volume è il terzo della Collana “I Giorni Cantati” che comprende pubblicazioni dell’Archivio “Franco Coggiola” conservato dal Circolo Gianni Bosio a Roma; il primo della serie è “Mira la rondinella, musica e storia dai castelli romani” (con 2CD) curato da Alessandro Portelli mentre il secondo riguarda i repertori della valnerina ternana, curato dal Portelli e da Valentino Paparelli, accompagnato anche questo caso da 2 preziosi CD.