LUCIAN BAN · MAT MANERI · JOHN SURMAN “Transylvanian Folk Songs: the Bela Bartok Field Recordings”
SUNNYSIDE RECORDS, CD. 2020
di alessandro nobis

Nativo di Cluj, nel cuore della Transilvania rumena, Lucian Ban è un eccellente pianista innamorato della sua terra, della sua cultura e di conseguenza del monumentale lavoro che Bartok Bela ha raccolto, trascritto e interpretato lasciando un’eredità che come quantità e qualità ha pochi eguali nel mondo; John Surman è uno sperimentatore dei sassofoni e clarinetti considerato uno dei padri della corrente jazzistica formatasi in Europa negli anni Sessanta e protagonista di alcune delle più interessanti pagine incise in questo ambito e l’americano Mat Maneri, dal canto suo, è un violista di grandissime doti, il suo linguaggi si muove tra sperimentazione, musica contemporanea e jazz. Il pianista rumeno ha chiamato “a sé” Surman e Maneri con i quali ha confezionato questo straordinario esempio di come si possa contemporaneamente seguire con rispetto il lavoro di Bartok (ma anche, aggiungo, di Kodaly Zoltan) aggiornando le sue composizioni con suoni e combinazioni sonore più vicine ai nostri giorni. La combinazione pianoforte ·ance ·viola non è per nulla casuale, e si ispira a “Contrast” composta nel 1938 e registrata nel 1940 Bartok assieme a Benny Goodman e Joseph Szigetti, quindi partire dalla tradizione più cristallina per creare qualcosa di nuovo, fare riferimento anche a semplici frammenti bartokiani e svilupparli mantenendo inalterato lo spirito originale. Un progetto complesso ed ambizioso che il trio grazie anche alle esperienze individuali nel campo dell’improvvisazione riesce a realizzare nel migliore dei modi.
Emblematica la melodia natalizia “What a great night is, a Messenger was born”, dove le ance e la viola interpretano nel pieno rispetto lo spartito di Bartok lasciando tutto lo spazio al pianoforte libero nel processo creativo.
Le stupende foto della copertina e del libretto sono di Bela Bartok.