DALLA PICCIONAIA: LE NOTTI DI SAN MICHELE
“Festival dei burattini in musica. Xaedizione”
5 · 12 · 19 · 26 settembre. Museo degli usi e costumi delle genti trentine.
Sam Michele all’Adige, Trento
di alessandro nobis
Prosegue sabato 19 settembre con inizio alle ore 21 negli spazi dello splendido Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina diretto da Giovanni Kezich, la decima edizione del “Festival dei burattini in musica” per la direzione artistica di Luciano Gottardi: è il terzo appuntamento di quattro e protagonista sarà il Teatro Giochetto, compagnia veronese diretta da Maurizio Gioco, con “Stregarie – Storie di streghe” che prende spunto dai racconti, recuperati dalla novellistica veneta e raccolti alla fine dell’ottocento dal veneziano Domenico Giuseppe Bernoni. La parte musicale, parte integrante dello spettacolo è naturalmente la musica curata dall’organettista e ricercatore Francesco Pagani che sarà accompagnato dallachitarra di Daniele Pasquali e dalla voce di Eleonora Grigato.

Per conoscere meglio ed in modo più approfondito questa interessante rassegna ho rivolto alcune domande a Luciano Gottardi, burattinaio / musicista che per l’ultimo appuntamento presenterà “Truffaldino ed il Dottore Faust” e che ringrazio per la sua cortese disponibilità.
– Signor Gottardi la prima domanda è d’obbligo: come è nata l’idea di questa rassegna, giunta alla sua decima edizione?
Io sono un musicista di formazione e un burattinaio di professione ed è stato naturale mettere in scena la musica attraverso il teatro di animazione. Ho prodotto “Il Flauto Magico”, “Pierino e il Lupo”, “Viaggi di Sindibad” con musiche originali, e poi Petruska, Il Barbiere di Siviglia, Till Eulenspiegel e molti altri spettacoli.
Nel 2005 è nata una preziosa collaborazione il dott. Giovanni Kezich, direttore del “Museo degli Usi e Costumi della gente trentina” che si trova a San Michele all’Adige. Entrambi amiamo la musica e i burattini ed è stato naturale pensare ad una rassegna che portasse al museo proprio le produzioni in cui la musica, e la musica dal vivo in particolare, fosse al centro delle performance.
– L’abbinata burattini – musica è a mio parere una delle forme di intrattenimento più antiche: perché secondo lei è importante mantenere viva la tradizione di questa arte popolare ed allo stesso tempo cercare di rinnovarla con nuovi testi e con l’ideazione e realizzazione di nuovi burattini;
La musica dal vivo, e quella popolare in particolare, è da sempre legata al teatro dei burattini. I burattinai giravano spesso accompagnati dall’organetto diatonico o dall’organetto mecccanico. All’interno della rassegna cerchiamo di mantenere vivo è un doppio sguardo: da un lato la valorizzazione della musica tradizionale, con la presenza forte di strumenti come la fisarmonica e l’organetto, dall’altro una ricerca sulla trasmissione della musica “colta”, utilizzando lo strumento del burattino o del pupazzo, per avvicinare i più giovani ad un repertorio altrimenti inaccessibile. È in questo contesto che sono nati spettacoli come il “Till Eulenspiegel” di Strauss, “L’Apprendista Stregone” di Dukas o il “Flauto Magico” di Mozart eseguito al museo in una versione per trio con cembalo e strumenti originali.
– Lei presenterà sabato 26 uno spettacolo con un testo di Giovanni Kezich ed anche il Teatro Giochetto va in questa direzione
Io presenterò “Truffaldino e il dottor Faust”, adattamento da un copione di Tullio Kezich, in cui la figura del servo Wagner è stata sostituita dal servo Truffaldino della commedia dell’arte. “Il dottor Faust” è un omaggio non solo alla figura di Kezich ma anche allo spirito boemo che permea il museo, fondato e creato proprio dallo studioso di origine boema Giuseppe Šebesta.
Anche la ricerca del Teatro Giochetto di Maurizio Gioco va nella direzione di creazione di nuovi copioni per il teatro dei burattini. In questo caso è la fiaba popolare che sta alla base dei racconti sulle streghe, protagoniste di “Stregaria”. Ed anche la musica che accompagna la narrazione è frutto di una ricerca sulle tradizioni etnomusicali venete, condotta da Francesco Pagani nel corso degli anni ottanta.
– Quanto è diffusa questa pratica di rinnovamento rispetto agli spettacoli di burattini più tradizionali?
Ci sono sicuramente, in Italia, due diverse linee di tendenza. Da un lato c’è un forte desiderio di mantenere vive le tradizioni regionali, altrimenti destinate a scomparire. Questo desiderio porta a costruire musei e a rispolverare copioni scritti dalla metà dell’ottocento a metà del novecento dai più famosi burattinai, riproponendone soprattutto le farse e le commedie. Dall’altro c’è una ricerca di nuovi linguaggi, sia per quanto riguarda i testi sia per quanto riguarda l’aspetto formale dell’allestimento. E non di rado l’animazione dei burattini acquista un’importanza superiore al testo stesso, che può ridursi fino a scomparire del tutto, lasciando che la narrazione sia demandata esclusivamente al movimento e al gesto. Ed è proprio in questo tipo di spettacoli che la musica, unico suono presente sulla scena, acquista un’importanza fondante anche dal punto di vista narrativo.
Lo spettacolo è preceduto alle ore 20.00 da una visita guidata gratuita al Museo.
L’ingresso al Museo, per l’occasione, è alla tariffa di 1,00 €, gratuito per gli aventi diritto.
La prenotazione è assolutamente necessaria: 0461 650314
Del Teatro Giochetto di Maurizio Gioco avevo scritto anche qui:
https://ildiapasonblog.wordpress.com/2016/08/17/il-diapason-intervista-maurizio-gioco/
https://ildiapasonblog.wordpress.com/2020/01/10/dalla-piccionaia-narrazioni-fuori-corso-2-edizione/
Il Blog del Teatro Giochetto è: https://teatrogiochetto.wordpress.com