DUCK BAKER “The Preacher’s Son”
FULICA RECORDS FCD – 103, 2017
di Alessandro Nobis
Dopo “Outside” (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2016/07/02/duck-baker-trio/) e “Shades of Blue” (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2017/05/03/duck-baker-shades-of-blue/) il chitarrista americano pubblica questo “The Preacher’s Son” sempre per la Fulica Records. Stavolta dal suo imponente archivio Baker ha recuperato un paio di brani risalenti al 2009 (“For Dancers Only” e “The Blood of the lamb” che aprono e chiudono il cd) mentre gli altri quattordici sono datati tra il 2010 ed il 2011; non ci sono grandi novità dal punto di vista stilistico, sempre gran bella musica eseguita nello stile del chitarrista della Virginia, sempre affascinante ascoltare come sempre riesca a smontare, rimontare e rivestire brani standard, tradizionali e brani scritti da altri suoi colleghi e stavolta eseguiti in totale solitudine. “Maybelline” di Chuck Berry ad esempio (la prima volta che la ascolto in acustico, con una bella intro ed il tempo swingante, “The Preacher” del pianista Horace Silver, l’omaggio al suo indimenticato amico – e ispiratore? – Davy Graham, la danza “Callaghan’s Hornpipe”. E da ascoltare e riascoltare la conclusiva “The Blood of the Lamb”, brano originale.
La Fulica Records sembra sia nata con l’intento di pubblicare parte dell’archivio di Baker, e questi primi tre episodi credo lascino solamente intravedere il fascino e l’importanza della musica che questo chitarrista ha letteralmente seminato in giro per il mondo nella sua lunga carriera. Meno male che “qualcuno” ha registrato – oltre allo stesso Duck – i suoi concerti.
Tutto “grasso che cola”, e aspetto i volumi seguenti.