CALICANTO · BURATTINI DEL SOLE · “La Ballata di Fri e Tata”

CALICANTO · BURATTINI DEL SOLE · “La Ballata di Fri e Tata”

CALICANTO · BURATTINI DEL SOLE · “La Ballata di Fri e Tata”

Edizioni La Torre. CS, 1990

di alessandro nobis

Dopo trent’anni fa una certa piacevole tenerezza riascoltare questa audiocassetta curata dai padovani Calicanto ovvero Roberto Tombesi, Corrado Corradi, Giancarlo Tombesi e Gabriele Coltri; tenerezza perchè i bambini ai quali era dedicata avranno oggi superato la quarantina, qualcuno avrà avuto anche dei figli e sarebbe interessante sapere da loro se il “seme” piantato allora da “La Gran Compagnia di spettacoli musicali Calicanto” e dai “Burattini del Sole” abbia dato dei frutti …….. spontanei.

La Ballata di Fri e Tata” racconta dello svolgersi di una giornata della bimba Tata, dopo una notte passata tra le paure del serpente Fri, che “mangia la gente”, attraverso filastrocche, dialoghi con la voce dei bambini (“Augh!”) ninne nanne e marcette pensata per coloro i quali operano nel mondo dell’infanzia e a tutti i genitori che vogliano ritornare con l’immaginazione alla loro fanciullezza e comunicare con i bambini attraverso il linguaggio musicale e questo ancor più se ci si relaziona con il mondo della disabilità Non è un caso se “La Ballata di Fri e Tata” era un progetto realizzato con Kadeidos · Coordinamento Down del Triveneto ·. Insomma un’idea innovativa che voleva anche essere un contatto tra i mondi dell’infanzia e quello della cultura popolare: scrivere nuovo materiale anzichè utilizzare quella già esistente è una metodologia indispensabile per creare una “nuova cultura popolare” basata sul materiale tramandato da generazioni.

I testi sono di Alessandro Gigli dei Burattini del Sole e i Calicanto, gruppo storico del folk revival italiano, scrivono o reinterpretano temi a danza come “Sette passi dei colori” (testo di Roberto Tombesi), una manfrina “Manfrinon“, una “Marcetta” scritta da Corrado Corradi e la “Filastrocca dell’ombrello” con il testo ancora di Gigli; la giornata di Tata si conclude con la dolcissima “Ninna Nanna del Cavaliere” con la voce ed il testo di Rosanna Trolese accompagnata dalla concertina di Corrado Corradi nella speranza di passare una notte più tranquilla …….. “Questa notte · dice una sicura Tata · gliela faccio vedere io al serpente!“.

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DALLA PICCIONAIA: Roberto Tombesi

DALLA PICCIONAIA: Roberto Tombesi

ROBERTO TOMBESI

“IL DIAPASON LIVE!” RADIO POPOLARE VERONA, domenica 22 febbraio 2016

di Alessandro Nobis

“Gaveva ‘na chitara e l’ho vendua / Par no saver sonar la polesana / Gaveva la morosa e l’ho vendua / Par no saver balar co la so mama”

Uno dei graditi ospiti degli studi di Radio Popolare Verona intervenuti per la centesima puntata della trasmissione “Il Diapason: Suoni dal pianeta Terra” è stato l’organettista padovano Roberto Tombesi, che ha presentato un breve excursus della sua ricerca trentennale nell’area veneto istriana, preannunciando inoltre l’imminente pubblicazione di “In ‘sta via” primo attesissimo lavoro da solista dedicato esclusivamente a questo strumento ed alle danze tradizionali .

TOMBESI 02Tombesi ha presentato le “Villotte Adriatiche / Polesana” ed “Il bosco dei salgàri” (sempre un grande piacere ascoltare la voce arcaica dell’organettista), abbinando poi due mazurche, una proveniente dal repertorio dell’Orchestra Popolare delle Dolomiti, la “Mazurka degli sposi” con “Il Voto”. Inoltre ha interpretato due bellissime quadriglie, “La mazurka di Italo” seguita da una seconda ricavata dai manoscritti dell’organettista Pasquale Casini.

Un set molto intenso, una rara occasione per apprezzare la bravura e la passione con la quale Roberto Tombesi ha ostinatamente perseguito – e persegue –  il suo obiettivo, e per conoscere da vicino la bellezza ed il fascino di questo strumento.

Il pubblico ha gradito. Molto.

 

ORCHESTRA POPOLARE DELLE DOLOMITI

ORCHESTRA POPOLARE DELLE DOLOMITI

ORCHESTRA POPOLARE DELLE DOLOMITI

“Concier di testa” – ATELIER CALICANTO, distribuzione Felmay, 2015

“Ballabili e canzoni dei Monti Pallidi”, così il sottotitolo ci racconta il contenuto di questo CD registrato nel maggio del ’14 (2014) da questa orchestra formata da ventiquattro musicisti provenienti dall’area veneto tridentina per la direzione musicale del clarinettista Francesco Ganassin.

Tutto nasce a Borca di Cadore, nel bellunese, quando nel 2002, grazie ad una ricerca musicologica promossa dal Conservatorio “Pollini” di Padova, viene ritrovato un libretto con spartiti manoscritti di inizio ‘900 riguardanti temi a danza, “ballabili” inediti. Ma spesso “da cosa nasce cosa” e grazie all’iniziativa dell’Atelier Calicanto vengono ritrovati altri tre manoscritti parte dei quali già pubblicati da Roberto Tombesi e Francesco Ganassin per la Casa Editrice Nota (“Ballabili antichi per violino e mandolino. Un repertorio di primo ‘900”).

Manoscritti che aggiunti ai volumi pubblicati nel passato e di recente – ad esempio quelli del Cornoldi nel 1968, di Silvana Zanolli nel 2011 (la pubblicazione inedita del materiale raccolto da Ettore Scipione Righi nella seconda metà dell’800 – “Il canto poplare veronese”, Cierre Edizioni) ed a quello, recentissimo, che presenta la ricerca effettuata nel Polesine da Sergio Liberovici (Squilibri Edizioni) ci danno un quadro esaustivo della tradizione musicale di questa parte del nordest italiano.

La musica contenuta nel CD, accompagnato da interessanti saggi di Antonio Carlini e Roberto Tombesi presenta come detto sia immancabili “ballabili” (segnalo l’iniziale affascinante suite di due “Gavotte” bella introduzione a questo lavoro, “Suite Jodler” – una danza della Val Pusteria, una Berlingozza e una Mazurca” e la “Suite di valzer”), che canti narrativi ritrovati anche in aree adiacenti a quello della ricerca in oggetto e pubblicati a partire dall’’800 in diverse lezioni nei volumi citati (“L’uselin dal bosch”, “La pastora”).

Non mi dilungo nel descrivere il fascino degli arrangiamenti, il suono d’insieme e la ben conosciuta perizia dei musicisti coinvolti. Mi limito a “dichiarare” che questo “Concier di Testa” è il degno compendio ai manoscritti ritrovati, che qui prendono nuova vita e nuova dimensione.

 

www.felmay.it

www.orchestrapopolaredelledolomiti.it