Villa Prosdocimi, Granze · Padova 14 maggio 2023
FESTON · DALLA GAGLIARDA AL VALZER
“Grande festa delle musiche e dei balli di tradizione veneta”
Villa Prosdocimi, Granze · Padova
14 maggio 2023
di alessandro nobis
Finalmente nella regione, la mia, la cui classe politica ai più alti livelli millanta di tenere più di altre alla cultura popolare qualcosa sembra si stia muovendo per merito del Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto e del suo direttore Prof. Paolo Troncon: è un progetto in via di definizione per aprire corsi accademici di etnomusicologia teorica e pratica con una formazione altamente professionale e con un titolo finale equiparato alla laurea. Per dare concretezza ed anche visibilità alla proposta · che in parte sta avendo sui media · e per “sondare il territorio” il Conservatorio e Roberto Tombesi tra gli altri hanno preparato due importanti momenti di incontro tra studiosi, musicisti che si occupano appunto ai più alti livelli, visto le loro competenze, di cultura popolare musicale e coreutica, due termini che spesso sono complementari uno all’altro.
Il primo incontro si è tenuto il 18 aprile al Teatro Accademico di Castelfranco, il convegno “Che fine farà la Donna Lombarda?” titolo emblematico per chi si vuole interrogare sul presente e sul futuro del patrimonio della cultura popolare per cercare almeno di iniziare rispondere a numerose questioni; al convegno hanno partecipato illustri relatori che hanno parlato delle loro esperienze di una vita come Gualtiero Bertelli, Roberto Pinna, Modesto Brian, Attilio Baccarin e Roberto Tombesi per l’Atelier Calicanto.
E visto l’argomento di cui sto scrivendo, ci sono molte domande che noi appassionati ci facciamo e che riguardano il futuro della cultura popolare alle quali prima o dopo dovrà essere data una risposta:
· Dobbiamo lasciare giacere manoscritti e antichi testi nei cassetti dei collezionisti ed i suoni nelle cassette e nastri audio o condividerli con chi è interessato?
· La cultura popolare in tutte le sue sfaccettature dobbiamo farla rimanere nelle “competenze” di pochi o invece divulgarla nelle nuovissime generazioni con seminari e diffusione nelle scuole a partire da docenti e alunni di quella primaria?
· Non sarebbe forse il caso di creare una piattaforma unica a livello Regionale che contenga tutto il materiale raccolto sia esso musicale, coreutico e linguistico facendo in modo che Istituti Universitari, Musei e Conservatori possano dare il loro prezioso contributo?
· Perchè non promuovere o proseguire la ricerca di materiale etnografico ed etnomusicologico sul campo in aree “anche” lontane dove sono presenti popolazioni con origini venete?
· Sono state organizzate in regione e non solo ricerche sistematiche negli archivi pubblici nei quali potrebbe giacere ancora del materiale?
Certo, qualcosa si è fatto anche di ottimo livello, ma sono comunque domande che necessitano di risposte che per essere concretizzate richiedono tempo e competenze che anche nel Veneto non mancano ma che richiedono soprattutto finanziamenti pubblici (tolti quelli di “facciata” rivolti alle “grandi manifestazioni”) e privati che vanno sensibilizzati.

Il secondo davvero significativo avvenimento è il “Feston · dalla Gagliarda al Valzer · Grande festa delle musiche e dei balli di tradizione veneta“: si terrà domenica 14 maggio a partire dalle ore 11:00 negli spazi della Villa Prosdocimi di Granze · Pd · (sita in via Ponticelli 32) con il patrocinio della locale Amministrazione Comunale, e le entità culturali che hanno organizzato questa davvero significativa giornata sono l'”Atelier Calicanto“, il “Gruppo Danze Popolari Castelfranco” e l'”Associazione Festa Continua · Danza e Musica Popolare di Padova“. Il programma prevede dalle 11:00 alle 12:30 un breve “ripasso” delle danze (ricordo che il 30 aprile nella stessa locazione si è tenuto un frequentato laboratorio di danze popolari) e dalle ore 15:00 il “Gran Ballo” con l’Orchestra del Feston (a sua volta impegnata in una prova generale sempre domenica 30 aprile) che riunisce molti dei musicisti che si occupano di musica popolare nel Veneto, dalla pianura alla pedemontana ed alla zona montana; un’idea questa che può ricordare l’Orchestra Popolare delle Dolomiti che nel 2015 produsse un significativo lavoro pubblicato da Felmay (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2016/01/14/orchestra-popolare-delle-dolomiti/). Musicisti, ballerini ed appassionati avranno così la possibilità di incontrarsi, di scambiare idee e soprattutto di dare inizio ad una esperienza che potrebbe in futuro essere un appuntamento fisso, magari cambiando il luogo d’incontro di altri centri del Veneto. Da Verona ad esempio dovrebbero arrivare la Contrada Lorì, Maurizio Diamantini, il Gruppo Ricerca Danze Popolari, Livio Masarà, Mirco Meneghel, Massimo Muzzolon, Alfredo Nicoletti, Francesco Pagani e Giuseppe Zambon. Moltissimi altri provenienti da diverse aree hanno dato la loro adesione e cioè Ande Bali E Cante, Bandabrian, Barbapedana, Calicanto, Canzoniere Vicentino, D’Altrocanto, Na Fuoia, il Canzoniere Vicentino, Famiglia Fecchio, Porte ‘Perte, Fabio Urzi, Moreno Tortora, Andrea Pedrotti, Toni Vago, Alessandro Tombesi, Adriano Beghin, Rachele Colombo, Rosanna Trolese, Mirco Morandin, Gabriele Coltri, Andrea Ferlini, Alessio Surian, Flavia Ferretti, Michele Cavazzini, Giorgio Brunello, Donatella Viri, Claudio Bernardi, Laura Franceschini, Edoardo Berton, Giovanni Brotto, Lara Ferrari, Matteo Marcon, Stefano Santangelo, Walter Sigolo, Biancamaria Spalmotto, Piero Di Iorio, Luciano Giacometti e Alessandro Mottaran.
Ma non solo “balli e musiche” a Granze, perchè durante questo incontro sarà possibile visitare una mostra di strumenti musicali di costruttori come i F.lli Castagnari, la famiglia Fecchio e Sandro Ambrosio tra gli altri oltre ad un’esposizione di arti grafiche, pittoriche e scultoree.
Per ogni dettaglio riguardante l’aspetto strettamente musicale: Roberto Tombesi 348 7259357
Per l’aspetto coreutico e organizzativo:
Flavia Ferretti 333 9894042
Attilio Baccarin 339 7879710