CIOSI “The Big Sound”. A-Z Blues, CD. 2018

di Alessandro Nobis

In Italia, a partire almeno dagli anni Sessanta, molti sono stati i chitarristi che si sono avvicinati allo strumento ascoltando maestri come John Fahey, Bert Jansch, Davey Graham o John Renbourn – per citarne solamente alcuni – che facevano del fingerpicking “ragione di vita”, sviluppando in seguito una notevolissima capacità compositiva ed esecutiva; non altrettanti sono stati quelli che hanno aderito invece alla corrente del flatpicking, seguita per lo più oltreoceano che prodotto maestri come Don Reno, Doc Watson, Tony Rice o Norman Blake. Dei “nostri” citerei Beppe Gambetta e Roberto Dalla Vecchia che hanno poco a poco abbandonato il folk americano per dedicarsi alla composizione o al repertorio italiano. Ecco, Federico Franciosi a.k.a. “Ciosi” fa parte di questa corrente e questo suo recentissimo lavoro conferma la sua “devozione” al flatpicking; lo dicono le citazioni di Lester Flatt (“Rolling in my sweet’s baby arms”) e dei fratelli Delmore (“Nashville Blues”) e di Alvin Pleasanr Carter (il canto narrativo “The Cyclone of Rye Cove”) ma anche la sua indubbia bravura sullo strumento, una voce credibile e la capacità di comporre materiale nuovo. A ciò si aggiunge la scelta indovinata dei collaboratori, Gianni Sabbioni al contrabbasso, Lorenz Zadro e cristiano Gallian alla chitarra, Pietro Marcotti all’armonica ed infine Massimo Tuzza alle percussioni; un suono naturalmente acustico, naturale, genuino come si conviene nella migliore delle tradizione della chitarra acustica. Notevoli il raffinato solo di “Mediterranean Shell”, “Who looks for Something” con un incisivo Sabbioni al contrabbasso, il blues di J.B. Lenoir “Alabama Blues” con un bel cammeo di Zadro ed infine il reel “Cooley’s Reel” con un solo di contrabbasso.

Cercate questo disco, ne vale la pena.

www.a-zbues.com

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