ROBERTO BARTOLI “Landscapes”

DODICILUNE / Ed404. CD, 2018

di Alessandro Nobis

Tra le più recenti uscite – e tra le più interessanti a mio avviso – curate dall’etichetta pugliese Dodicilune c’è questo “Landscapes” a nome del contrabbassista e compositore imolese Roberto Bartoli che, a parte tre riletture di Charlie Haden e George Brassens che si incuneano alla perfezione nell’ambientazione musicale di “Landscapes”, firma i restanti brani per la cui esecuzione sceglie di volta in volta i compagni di viaggio che sono nientedimeno che Daniele Santimone (chitarre), Achille Succi (clarinetti) e Stefano Bedetti al sassofono, tra i migliori talenti del jazz italiano degli ultimi tempi.

E’ un disco dichiaratamente introspettivo questo, nel quale si disegnano paesaggi sonori tratteggiati negli anni con grande delicatezza e marcati da suoni acustici sempre indovinati che finalmente hanno trovato la giusta “cornice” sonora.

Già l’atmosfera pacata della ballad che apre il disco, “The Ballad of the Blood Stained Sea” dedicata alla memoria dell’indimenticato Pier Paolo Pasolini ed eseguita con la chitarra di Achille Santimone ed il sax di Stefano Bedetti posiziona i “paletti” che indicano il percorso che si percorrerà durante l’ascolto: brani dove le melodie si fondono alla perfezione con i momenti di l’improvvisazione idiomatica, dove la cura del suono è meticolosa, dove l’essenzialità delle note e dei silenzi raggiunge un raro equilibrio. Lavoro pregevolissimo questo “Landscapes”; Georges Brassens viene omaggiato da chitarra e contrabbasso (che duettano anche nella scrittura di Haden “Our Spanish Love Songs”) con la bella rilettura di “Je em suis fait tout petit”, tutte i paesaggi sono tratteggiato dal preciso contrabbasso di Bartoli, e tra tutti segnalo anche il duo con Achille Succi in “Spiritual” e la conclusiva “Berceuse pour mamam” con il suggestivo pianoforte di Stefano Nanni che conclude il disco. Davvero bello, intrigante e soprattutto ….. italianissimo jazz.

www.dodicilune.it

 

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