LES MUSICIENS DE SAINT – JULIEN “The High Road to Kilkenny”

Alpha­_Classics. CD, 2015

di alessandro nobis

Les Musiciens de Saint Julien sono un gruppo di assoluto livello che solitamente affronta composizioni dell’era barocca, sono quindi musicisti con grande preparazione che in questo notevole “The High Road to Kilkenny” affrontano brani parte da tempo immemorabile della tradizione irlandese affrontandolo a mio avviso con grande rispetto sia degli autori che della storia del repertorio, disco che fa il paio con l’ottimo “Gaelic Songs and Dances of the 17th & 18th Centuries” dove il repertorio era di origine scozzese. Musica che risuonava nei castelli e nelle residenze dei latifondisti e dei nobili nelle cui dimore spesso trovavano ospitalità musicisti e autori per motivi legati alla loro sopravvivenza considerato anche che parecchi loro avevano deficit fisici come la cecità e mi riferisco in particolare a Turlough O’Carolan. Un suono particolare, suggestivo, emblematico di un’epoca storica che può ricordare i migliori Chieftains, quelli ad esempio che Stanley Kubrick nel 1975 aveva chiamati per “Barry Lyndon“. La diversità rispetto alla modalità esecutiva del gruppo di Paddy Moloney la fa l’espressiva voce tenorile di Robert Getchell che interpretando questo repertorio crea un’ambientazione diversa, meno popolare e più cameristica direi quasi aristocratica; l’ensemble formato da Francois Lazarevitch (flauti, cornamuse e direzione musicale), David Greenberg (violino), Lucine Boulanger (viola), Bruno Helstroffer (tiorba e cittern), Marie Bournisien (arpa), Bill Taylor (arpa celtica) con il tenore Robert Getchell affronta in questo cd composizioni di Turlough O’Carolan (1670 · 1738), John Peacock (1756 · 1817), Thomas Connellan (ca. 1625 · 1686), David Murphy (inizio 17°), James Oswald (1711 · 1769) e William Connellan (ca. 1630) oltre ad alcuni brani di autore anonimo. Tutti i brani andrebbero segnalati ma come spesso mi capita voglio individuarne tre: “King of the Blind” slow air tradizionale per arpa pubblicata per la volta da John e William Neal a Dublin nel 1724 nella raccolta “Collection of the Most Celebrated Irish Tunes“, la ballad “Molly Mac Allpin” di Wlliam Connellan, musicista di cui si hanno poche notizie biografiche ma del quale Arthur O’Neill scrisse “I heard much of his William Connellan, who was a famous harper and a fine composer. He died in the county of Waterford” e infine “Colonel Irwin” di O’Carolan.