GRAHAM BOND ORGANISATION “Live at Klook’s Kleek”

Decal Records. Lp, 1988

di alessandro nobis

Al primo piano dell’Hotel Railway, a nord est di Londra, dal 1961 al 1970 c’era la tana degli appassionati di jazz, di blues e di rhythm ‘n’ blues, il Klook’s Kleek; il nome, ispirato da un disco di Kenny Clarke, la dice lunga sull’idea della linea musicale di questo locale storico che ha avuto vita tutto sommato breve. Da qui passarono solisti e gruppi di grande livello alcuni dei quali ebbero una influenza fondamentale sulla musica inglese di quel decennio e di quello successivo e tra questi, oltre al gruppo di all’Alexis Korner’ Blues Incorporated senz’altro va ricordato quello guidato dall’allora ventisettenne hammondista Graham Bond, la Graham Bond Organisation (GBO) che il 5 ottobre del ’64 tenne un concerto che venne registrato, per fortuna, anche se la qualità dell’incisione è molto lontana dalla qualità della musica. Con l’organista c’erano Jack Bruce (21 anni), Dick Heckstall · Smith (30 anni) e Ginger Baker (25 anni), tre musicisti di notevolissimo spessore che come si sa più tardi fecero parte di due ensemble storici come Cream e Colosseum. La musica ci riporta come detto alle origini del “British Blues” e di conseguenza il repertorio comprende brani provenienti dalle più antiche forme come lo spiritual vicino a brani dai repertori di autori come Little Brother Montgomery o Sister Rosetta Tharpe, T · Bone Walker e Ray Charles. Il più “antico” è naturalmente “Wade in the Water” (#4539 della raccolta Roud), canto di schiavitù raccolta da Alan Lomax negli anni trenta e qui riportato in versione strumentale con uno splendido arrangiamento con il fantastico groove dell’hammond di Bond diretto discendente della dinastia di organisti afroamericani come Jimmy Smith, Baby Face Willette o Mel Rhyne che duetta con Heckstall Smith, “Stormy Monday” è uno slow blues di T·Bone Walker con la voce di Bruce, un brano che più tardi entrerà nel repertorio dei Colosseum mentre “Train Time” di Sister Rosetta Tharpe in quello dei Cream, forse la quintessenza dei così chiamati power trio, ed infine segnalo un brano che Little Brother Montgomery registrò nel 1937 e che fu più tardi inciso anche da Buddy Guy. Suono coeso, potente, grande groove e originalità nel proporre in versione più moderna la musica blues ancor più se considerata lìetà anagrafica dei musicisti.

E davvero poco importa, come prima menzionato, che la qualità della registrazione non sia ottimale: è un documento storico e come tale va ascoltato.