LUDOVICO PERONI “Il sognatoio”
DA VINCI CLASSICS RECORDS, 2020. CD
di alessandro nobis
“Il Sognatoio” del compositore marchigiano Ludovico Peroni è un’opera ambiziosa che al di là della sapiente miscela di input musicali che descrivono la musica del Novecento, dal rock più raffinato al jazz passando per l’improvvisazione.l’elettronica e la musica contemporanea, regala all’ascoltatore l’occasione di apprezzare un’opera che affronta il tema della Shoah in modo profondo ed originale. Il “Sognatoio” è un luogo / non luogo, è ciò che si nasconde in una stanza di un lager nazista, stanza della quale non è lecito vedere l’interno senza avere la possibilità di uscirne, è una narrazione musicale – teatrale che immerge l’ascoltatore nell’orrore e nell’atrocità dei campi di concentramento, autentici “Torri di Babele” popolate da deportati da ogni dove, è una narrazione efficace, convincente e drammatica: le campane suonano in modo spettrale mentre la voce narra delle torture fatte subire dal personale “medico” dei campi in ”Intermezzo”, la voce hitleriana di “Nascondino con fiori” si mescola con le improvvisazioni “ironiche” – così le ho interpretate – della chitarra, del clarinetto e delle percussioni, in “Sei la neve” la narrazione si sdoppia con la voce di Filippo Davoli che declama il suo poemetto e la musica che si sviluppa da un “fondale” elettronico ad uno più lirico con la chitarra e pianoforte protagonisti della seconda parte di questo significativo brano frammento dell’opera.

“Sognatoio”, per la sua concezione e la sua realizzazione, è come detto un’opera che va ascoltata nella sua interezza, e questo è il solo modo possibile per apprezzare veramente la sua profondità, il suo fascino e la sua bellezza ed alla sua realizzazione hanno dato il loro importante contributo i componenti della Quick Reponse Orchestra, ovvero Alessandro Bolsieri (sassofono), Francesco Briotti (tastiere), Federico Chiarofonte (percussioni), Riccardo Chinni (basso ed elettronica), Daniele Gherrino (chitarra9 e Josè Daniel Cirigliano, quest’ultimo protagonista del citato “Nascondino con fiori”.
In questi tempi di musica – e di parole – come queste, ne abbiamo davvero bisogno.
La partitura si è aggiudicata il premio “Teatro, Musica e Shoah” nel 2017.