DALLA PICCIONAIA: CHITARRE PER SOGNARE, BRUSCO RISVEGLIO
di Alessandro Nobis
Il 2017 si era chiuso con l’inopinata chiusura della Rassegna “InLessinia” che raccoglieva l’eredità di “Luci e Suoni in Lessinia” ideata e diretta da Alessandro Anderloni e portata avanti con notevole successo; un successo che evidentemente non era bastato visto che i mancati finanziamenti da enti pubblici e privati non eran stati rinnovati, o almeno questo è quando mi è dato sapere. Chiusura annunciata con un laconico comunicato stampa e da un articolo su L’Arena di Verona, assolutamente insufficiente nell’indagare cause e motivazioni della fine di una rassegna che portava migliaia di persone alla scoperta della nostra montagna veronese. Ce ne siamo fatti una ragione.
Premessa dolorosa ma doverosa per dire che anche questo 2018 rischia fortemente – per usare un eufemismo – di vedere la sparizione di un’altra rassegna sul territorio della nostra provincia, organizzata nello spazio di una giornata, con un budget a disposizione risibile ma che in undici anni aveva portato con grandi sforzi nel più suggestivo angolo di Colognola ai Colli i più significativi nomi del chitarrismo acustico italiano, e non solo.
Sto parlando di “Chitarre per Sognare” e sto parlando di Giovanni Ferro, valente chitarrista, ideatore e direttore artistico della rassegna nonchè Presidente dell’Associazione Culturale ZONACUSTICA, che d’improvviso con il cambio dell’Amministrazione del centro dell’est veronese si è trovato con il cerino (acceso) in mano non avendo ricevuto a tutt’oggi alcuna risposta in merito rispetto ad un finanziamento davvero minimale; una risposta circostanziata che ritengo gli debba essere dovuta viste le energie ed il tempo che Ferro ha messo gratuitamente al servizio della comunità di Colognola e non a questo o quell’altro colore politico dei suoi amministratori. E’ ahimè una risposta che probabilmente a questo punto non gli verrà mai data, ed è un peccato che l’Amministrazione non abbia dato un segnale di continuità ad una serata che comunque portava nel piccolo anfiteatro di Villa Fano a Colognola ai Colli una ventata culturale dando la possibilità ai residenti di apprezzare dell’ottima musica ed anche richiamando dalla città appassionati della sei corde.
Duck Baker, Alex Gillan, Peo Alfonsi, Dado Barbieri, Roberto Taufic, Rolando Biscuola, Karlijn Langendijk, Val Bonetti Goran Kuzminac e lo stesso Giovanni Ferro sono stati alcuni tra le decine dei protagonisti che hanno ci deliziato con le loro musiche negli undici anni di vita di “Chitarre per Sognare”, e Ferro a mio avviso ha a questo punto ha solo due opzioni, chiedere “asilo culturale” in altro comune – e le belle locations non mancano in quella zona dell’est veronese – o posizionare una bella e grossa pietra su questa rassegna. Naturalmente votiamo tutti per la prima ipotesi.
Altrimenti, ce ne faremo una ragione. Un’altra volta.
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