Sabato 07 ottobre 2017
di Alessandro Nobis
Un consiglio: trovate il modo di tenere sabato 7 ottobre completamente libero, diciamo dalle 10 della mattina. Percorrete la famigerata 434 direzione Legnago ed imboccate l’uscita per Cerea. Parcheggiate nei pressi dell’Area Expo ed immergetevi per una quindicina di ore nella musica con a disposizione 4000 metri quadrati (l’ingresso è libero) con 3 palchi, 50 artisti e 60 espositori, ovvero tutto ciò che ha a che fare con la musica del diavolo suonata e prodotta in Italia. Siete così capitati nel bel mezzo dell’ottava edizione del raduno “Blues made in Italy”, la più importante italiana kermesse dedicata completamente a questo genere musicale. Dal 1980 di strada ne ha fatta parecchia – diciamo tanta – se è vero, come è vero, che nella passata edizione più di cinquemila persone hanno frequentato i vari spazi espositivi e naturalmente le aree riservate ai concerti e workshop. E’ una rassegna, quella organizzata da Lorenz Zadro e compagnia bella, che ha tutti i numeri per richiamare appassionati anche dall’estero e non mi stupirei troppo se anche da oltreoceano qualche addetto ai lavori facesse capolino a curiosare nell’area ex industriale. Insomma, è il posto giusto per fare un annuale check-up al blues italiano che dai tempi dei mitici Roberto Ciotti e Fabio Treves di passi ne ha fatto moltissimi, visto che sempre di più sono i musicisti che si legano – una volta è per sempre – alla musica blues con un livello qualitativo molto interessante. Per conoscere musicisti e gli eventi collaterali potete navigare nel sito www.bluesmadeinitaly.com, per saperne di potete leggere l’intervista che Lorenz Zadro ci ha rilasciato qualche tempo fa: https://ildiapasonblog.wordpress.com/2017/06/28/il-diapason-intervista-lorenz-zadro/.
Per tutto il resto, ci si vede a Cerea sabato 7 ottobre.
E, come diceva Rudy Rotta, “Life is Blues eand Blues is Life”.